Il dato è l’idea o l’insieme degli elementi che occorrono a renderla concreta e reale, anche quando il risultato prodotto è intangibile.

Può essere l’insieme delle generalità di un individuo che permette di identificarlo in modo più o meno univoco, o un semplice flusso di nozioni formative informative o di sintesi che interessano ogni argomento logico e ogni settore umano.

Quando il dato o un insieme di questi permette l’identificazione univoca di una persona occorre prestare attenzione nell’ottenere uno specifico consenso del soggetto interessato alla lettura o manipolazione degli stessi, che diventano a quel punto riservati e non di pubblico dominio.

Quando il dato o l’insieme di quelli identificano in modo univoco una persona fisica, e il consenso alla manipolazione non è stato concesso, si parla di violazione della privacy: comportamento che viola la sfera personale di un soggetto ed è perseguibile penalmente.

La maggior quantità di dati che le persone necessitano vengono cercate e trovate tramite internet. Ogni informazione o dato pubblicato in rete è sempre recuperabile tramite:

Tramite l’accesso diretto è facile capire che, o per esperienza già avvenuta in passato o per passaparola, digitando l’indirizzo del sito, portale o blog ci dirigiamo direttamente verso quelle pagine a cercare i dati che ci occorrono.

Tramite motori di ricerca cerchiamo invece di scoprire dove andare a recuperare i dati che ci occorrono ma non sempre le risposte ricevute soddisfano appieno il nostro bisogno.

Quando digitiamo ciò che riteniamo utile per avere una risposta corretta dal motore, tanto con un testo generico quanto con uno più preciso, le risposte che riceviamo si dividono in sponsorizzate e organiche.

Riguardo le sponsorizzate ovvio che si tratta di pubblicità pagata da aziende e professionisti al motore per apparire in una parte della pagina; i suggerimenti a pagamento possono apparire nella parte superiore, inferiore o laterale della pagina di risposta dipendendo dal tipo di motore che le propone. Sono normalmente avvisi che si attivano in base a una lista di parole chiave che l’utente del motore potrebbe digitare nel campo di ricerca e le loro posizioni migliori vengono battute su una base d’asta variabile automatizzata da algoritmi di settore che offrono la posizione migliore all’azienda che paga di più o all’annuncio che, a prescindere dal prezzo, è più idoneo a essere mostrato all’utente.

Riguardo le risposte organiche invece dobbiamo sapere che, nonostante il motore cerchi di restituire i link alle pagine migliori …